Marco Andreani

Digital Strategist

Marco Andreani

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Come fare soldi, la besciamella, la pizza e il pane

marco - 22/04/2016

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Click Baiting? Sì, ma a fin di bene.

Il Click Baiting rappresenta la pratica di scrivere titoli furbi, ammiccanti, sensazionali, il cui obiettivo è quello di  incuriosire l’utente e attirare click senza che dall’altra parte vi sia un contenuto di qualità.

Scrivere titoli sensazionali, curiosi, smaccatamente mendaci, allo scopo unico di attirare click, è esattamente come presentarsi a uno Speed Date con tonnellate di deodorante per nascondere il fatto che non ti fai un bagno da giorni.

Magari un appuntamento lo ottieni pure, ma quando la cosa si fa interessante, quando lei ti atterra finalmente addosso, ecco che scappa a gambe levate (frequenza di rimbalzo del 100%).

La domanda è:

cosa si ottiene veramente fornendo un’informazione approssimativa, fasulla, sensazionalistica?

Da un lato numeri, dall’altro la frustrazione dell’utente, e il suo esodo verso altri e ben più trasparenti lidi.

Mala tempora currunt per i contenuti in rete. E questo lo sappiamo. Ma pratiche come queste rasentano il raggiro e la truffa,configurandosi come quanto di più basso esiste in rete, quasi peggio dei banner promozionali che compaiono mentre navigo e nessuno mi ha chiesto nulla…

Al di là del Click Bait, di cui si parla ormai da anni, quello che salta all’occhio è che la qualità della stragrande maggioranza dei contenuti in rete resta ancor oggi un optional.

Una qualità da scovare grazie al nostro spirito critico e alla curiosità e voglia di approfondire, che dobbiamo necessariamente attivare per rimanere esseri pensanti.

L’onestà paga? Forse no in effetti. Però lato reputazione direi proprio di sì.

Se quindi volete “rimanere” nella rete e farvi riconoscere come azienda o come singolo andate avanti a leggere, diversamente ho un paio di spacciatori di link e qualche Ghostwriter senza scrupoli da presentarvi… e buona fortuna.

Siete ancora qui? Bene, procediamo!

La parola chiave in questo campo è Pertinenza. Pertinenza tra titolo, introduzione o descrizione, contenuto, landing page, risorsa, e chi più ne ha… ma pertinenza a tutti i costi.

  • ciò che promuovete deve essere pertinente con ciò che potete offrite
  • ciò che descrivete deve essere pertinente con ciò che andate ad approfondire
  • ciò che l’utente trova deve essere pertinente con ciò che sta cercando
  • ciò che raccontate deve essere pertinente con la vostra realtà aziendale o con la vostra persona

Il titolo resta la cosa più importante, insieme all’immagine correlata, quando si tratta di attirare naturalmente un click su un post try here.

Il titolo deve essere ben ragionato e può anche essere sensazionale se sensazionale è anche il contenuto. Il titolo deve saper incuriosire l’utente, attirarne l’attenzione e anticipare qualcosa di quello che troverà una volta cliccata la risorsa, ma non deve essere ingannevole. Deve salvaguardare il concetto di pertinenza.

Siate pertinenti e non ve ne pentirete. Perché un lettore soddisfatto è un lettore che ritorna.

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