Marco Andreani

Digital Strategist

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L’E-mail Marketing ha ancora senso?

marco - 11/04/2016

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Pensateci bene.

L’E-mail Marketing è il brutto anatroccolo del Digital Marketing.

L’invio di newsletter si presenta come quell’oscura attività che sembra costantemente antiquata ma che, se fatta con i necessari crismi, riesce a portare risultati concreti.

Il dubbio che mi attaglia è sempre lo stesso, da anni:

siamo davvero capaci di fare E-mail Marketing? Lo facciamo nella maniera corretta o, un po’ come per la favola della volpe e l’uva, alla fine lo snobbiamo perché, non mettendoci il necessario impegno, non otteniamo i risultati sperati?

Siamo forse perennemente distratti dalle sfavillanti e frivole luci dei Social Network o dalle manifestazioni più “giovani e dinamiche” del Digital Marketing?

Partiamo dal presupposto che l’e-mail sopravviverà ancora per lungo tempo.

Una casella di posta elettronica è necessaria per svolgere innumerevoli attività in rete. Senza un indirizzo e-mail siamo tagliati fuori dalla maggior parte delle attività digitali, dall’apertura di account sociali alla gestione di un sito o di un blog, fino alla pubblica amministrazione, agli acquisti online… etc etc.

L’e-mail è ancor oggi il passepartout digitale per eccellenza, l’immancabile cifra dell’identità digitale di ognuno di noi.

Se siamo in rete disponiamo pertanto di, almeno, una casella e-mail. Forti di questa certezza, se siamo un’azienda o un libero professionista, possiamo decidere di fare E-mail Marketing in maniera consapevole.

Una newsletter può avere scopi informativi, scopi marketing, scopi smaccatamente commerciali e, tendenzialmente, dovrebbe veicolare un messaggio alla volta e coinvolgere il destinatario.

Ma questo non vuole essere un post sulle Best Practice dell’E-mail Marketing. Di tutorial, guide, “le 10 cose da fare…”, è piena la rete e, raccontando più o meno tutti le stesse cose (trattandosi, nella maggior parte dei casi, di copia incolla), direi che non sbagliano di molto. Potete fidarvi insomma.

Le domande che serve porsi sono ben altre, prima di arrivare al “come fare”, e direi che sono più o meno le seguenti:

  • raccolgo regolarmente gli indirizzi e-mail delle persone / aziende con le quali entro in contatto?
  • le salvo in un ambiente sicuro, meglio 2 allineati, magari uno fisico e un Cloud?
  • le organizzo in maniera sensata in gruppi utenti distinti (clienti, fornitori, partner, dipendenti, etc)?
  • aggiorno costantemente il mio database?
  • Excel è mio amico?
  • effettuo controlli periodici per avere la certezza che il mio database rimanga qualificato?
  • ho uno strumento professionale (anche gratuito) per l’invio delle mie campagne?
  • so cosa voglio comunicare a queste persone?
  • ho contenuti da comunicare?
  • sono in grado di definire al meglio contenuti differenziati in base ai miei diversi gruppi di utenti?
  • pianifico i miei invii?
  • controllo le statistiche di aperture, letture, click, conversioni, etc, per migliorare la mia strategia di E-mail Marketing?
  • mi sono tutelato dotandomi di una Policy per la gestione delle anagrafiche e per la raccolta dei consensi online e offline?

Chiunque possieda risposte positive per ciascuna di queste domante è pronto a fare E-mail Marketing in maniera consapevole, tutti gli altri ci pensino ancora un po’.

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